Nel corso degli anni il tecnico sanitario di radiologia medica (TSRM) è passato dal ricoprire un ruolo di sanitario ausiliare ad esercitare una professione sanitaria vera propria, tanto che oggi viene definito come un operatore sanitario autorizzato a svolgere, in maniera autonoma o collaborando con altre figure sanitarie, tutte quelle prestazione professionali riguardanti l’utilizzo di strumentazioni che emettono radiazioni ionizzati finalizzato alla diagnostica per immagini e subordinate alla prescrizione medica obbligatoria.
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Come diventare Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
Il titolo professionale di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM) viene rilasciato a coloro che portano a termine un percorso didattico e formativo ben definito a livello ministeriale, (laurea triennale in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia), con successiva iscrizione all’albo professionale previa superamento dell’esame di abilitazione (DM 13 marzo 2018).
Quali competenze deve avere il tecnico radiologo?
Con l’evoluzione tecnologica e l’utilizzo in ambiente radiologico delle nuove scoperte scientifiche, le conoscenze richieste a chi svolge la professione di tecnico radiologo sono progressivamente aumentate.
In pochi anni si è passati dalle tecniche di radiografia che prevedevano lo sviluppo di una pellicola radiografica ad innovativi sistemi di acquisizione digitale delle immagini, che necessitano di approfondite conoscenze in altri ambiti scientifici, una volta estranei al tecnico radiologo, come per esempio quello dell’informatica.



Il Tecnico di Radiologia: Un lavoro che richiede responsabilità
In qualità di professionista sanitario, il TSRM è obbligato a tutelare la salute della persona e dunque deve garantire la sicurezza ed efficienza della propria attrezzatura in quanto direttamente responsabile del suo corretto funzionamento oltre ad attuare tutte le misure di radioprotezione che ogni singolo caso richiede.
La radiologia mobile e il “radiologo a domicilio”
Negli ultimi anni la domanda riguardante la radiologia domiciliare è notevolmente aumentata così come le realtà private locali che offrono questo tipo di servizio.
L’attuale normativa vigente riguardante la professione del tecnico radiologo non fa distinzioni, per competenze e attribuzioni del TSRM, tra apparecchiature radiologiche fisse e apparecchiature di radiologia mobile, tuttavia al professionista radiologo che svolge il proprio lavoro recandosi presso le abitazioni dei pazienti, sono richieste qualità e competenze “extra” che non sempre si trovano in ambito accademico, qualità di tipo umano come discrezionalità, sensibilità e il sapersi relazionare con il paziente dovrebbero sempre far parte del bagaglio professionale di ogni buon tecnico di radiologia che si trovi a lavorare in un contesto di radiologia domiciliare.


L’intervista ai nostri tecnici di radiologia
Enrico Cigna e Lodovico Addomino sono i due Tecnici Sanitari di Radiologia Medica che fanno parte, ormai da anni, dello staff di LEG, la loro esperienza e professionalità unita alle qualità umane contribuiscono al continuo miglioramento dei nostri servizi; abbiamo quindi pensato di porre loro alcune domande sulla professione che svolgono in modo da avere un punto di vista competente sulla figura del tecnico radiologo.
Qual è stato il vostro percorso formativo che avete seguito per diventare tecnico radiologo?
L. Addomino: Dopo la scuola superiore, ho seguito un corso specifico di tre anni, che oggi è parificato alla laurea magistrale in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia.
E. Cigna: Anch’io ho seguito lo stesso percorso formativo di Lodovico.
Quanti anni di studio sono necessari per la laurea in Radiologia Medica?
L. Addomino: “Tre anni dopo la scuola superiore.”
Al di là della formazione accademica quali competenze sono richieste ad un bravo tecnico sanitario di radiologia medica (TSRM)?
L. Addomino: “Sicuramente l’empatia con il paziente, che permette di metterlo a proprio agio e ottenere un esame ottimale anche il situazioni posturali disagevoli.“
Cosa vi appassiona del vostro lavoro?
L. Addomino: “Ritengo che svolgere la professione di Tecnico Radiologo sia un lavoro molto appagante in quanto mi fa sentire utile a risolvere le problematiche di salute del paziente.”
E. Cigna: “Lavorare per fornire un servizio utile alla salute delle persone è uno sprone a dare sempre il massimo perché ti carica di responsabilità.”
Cosa pensate della radiologia mobile?
E. Cigna: “E’ un valido servizio per venire incontro ai disagi, soprattutto quelli legati allo spostamento dei pazienti.“
L. Addomino: “Vedo la radiologia domiciliare come Un modo di essere complementari a quanto fornito dalla sanità pubblica, che spesso non crede nelle sue potenzialità.”
Link utili:
- www.sirm.org – SIRM – Società Italiana di Radiologia Medica
- www.tsrm.org – Federazione Nazionale Collegi Professionali Tecnici Sanitari Di Radiologia Medica