Lo radiografia del ginocchio è un esame largamente utilizzato in campo radiologico poiché l’articolazione del ginocchio è una tra le zone, del corpo umano, più soggette ad infortuni e traumi; inoltre, questo tipo di radiografia, assume un valore diagnostico per alcune patologie che possono interessare l’articolazione come, la gonartrosi (artrosi del ginocchio) e l’osteocondrite.
L’importanza di questo esame è ben evidente nel caso della Gonartrosi dove una semplice RX del ginocchio eseguita in carico nelle due proiezioni standard può facilmente individuare i quattro segni radiologici tipici di questa patologia:
- una riduzione della rima articolare
- la presenza di osteofiti
- addensamento dell’osso subcondrale
- cavitazioni dell’osso
Anatomia del ginocchio.
Il ginocchio è caratterizzato da due articolazioni:
- L’articolazione femoro-rotulea “artrodia”: si trova nella parte anteriore del ginocchio ed unisce il femore e la rotula grazie alla troclea del femore, (una specie di binario poco profondo presente sulla superficie del femore nel quale scorre la rotula durante i movimenti di flessione ed estensione), a differenza delle altre articolazioni presenti nel corpo umano l’articolazione femore rotulea non è stabile e necessita di tendini e muscoli per essere sostenuta.
- L’articolazione femoro-tibiale: permette la flesso-estensione della gamba sulla coscia ed è formata dai condili femorali (nella parte superiore), dai menischi (parte centrale) e dai piatti tibiali (nella parte inferiore).
Nella zona del ginocchio si trovano numerosi legamenti, (rotuleo, poplitei, collaterale laterale, collaterale mediale, crociato anteriore e posteriore), delle vere e proprie fasce di tessuto connettivo e fibroso che uniscono la parte inferiore del femore alla porzione superiore della tibia.
Quando fare una radiografia al ginocchio:
Di solito l’esame radiologico del ginocchio viene eseguito per:
- Rilevare la presenza di una frattura o lesione dell’articolazione.
- Valutare la presenza e l’eventuale grado di gravità di deformazioni e alterazioni (ginocchio valgo, varo, etc…).
- Diagnosticare alcune patologie riguardanti l’articolazione, (gonartrosi, ostecondrite, etc..).
- Evidenziare la presenza di infiammazioni e infezioni (artriti e osteomieiliti).
- Escludere la presenza di patologie tumorali.
- Rilevare la presenza di calcificazioni che potrebbero essere indicative di problemi tendinei.
- Controllare, nel tempo, l’esito di interventi chirurgici, (protesi ginocchio, ricostruzione del menisco, interventi ai legamenti etc..).
Come si esegue l’RX al ginocchio?
La radiografia del ginocchio è un esame sicuro, veloce e di facile esecuzione e non è richiesta alcuna preparazione da parte del paziente e può essere effettuato utilizzando diverse proiezioni in funzione dell’obbiettivo dello studio radiologico, le più utilizzate sono:
- Proiezione Standard Antero-Posteriore: Effettuata con il paziente disteso a faccia in su, (decubito supino), e con la gamba da analizzare distesa.
- Proiezione Latero laterale: Con il paziente disteso sul fianco, (decubito laterale), con il ginocchio da studiare leggermente flesso e la gamba controlaterale spostata in avanti in modo da ottenere una immagine chiara dell’articolazione.
- Proiezione obliqua in intrarotazione: indicata per studiare quando si deve studiare la testa del perone .
- Proiezione obliqua in extrarotazione: il paziente è posizionato in posizione supina con la gamba da analizzare estesa e con il piede in extrarotazione di circa 45°.
- Proiezione di Rosenberg: molto utile per quantificare lo spessore e quindi l’usura delle cartilagini si effettua con il paziente in posizione eretta e le ginocchia in flessione (45°).
- Proiezione di Lyon-Schuss: per lo studio dell’usura delle cartilagini e dei condili femorali si esegue con il paziente in posizione eretta e le ginocchia flesse di 30° e le rotule appoggiate sul piano della cassetta radiografica.
- Proiezioni per lo studio della rotula (postero-anteriore e assiali).