La radiografia della spalla è un esame radiologico che consente di studiare le strutture ossee di scapola, omero e clavicola. La sua facilità e velocità di esecuzione ne fanno, ancora oggi, l’esame di prima istanza più utilizzato in caso di trauma.
Perché si fa la radiografia alla spalla?
La spalla comprende l’articolazione gleno-omerale e scapolo-omerale e presenta un’alta mobilità, consentendo i movimenti del braccio e della mano, la sua funzione è quindi molto importante. Tuttavia, proprio perché utilizzata di frequente nelle normali attività quotidiane, è anche una zona soggetta a numerosi infortuni come lussazioni e fratture.
Le fratture di spalla costituiscono il 5% circa di tutte le fratture trattate in Pronto Soccorso, con una maggiore incidenza nei pazienti di età superiore ai 60 anni, in particolar modo di sesso femminile.


Quando si sospetta una possibile frattura della spalla spesso la radiologia tradizionale è sufficiente per effettuare una corretta diagnosi e pianificare il successivo iter terapeutico
I principali campi di utilizzo della RX alla spalla riguardano:
- Tutte le tipologie di frattura (trauma, stress, debolezza dell’osso),
- Per verificare la presenza di patologie tumorali,
- Per una valutazione “pre-operatoria” nel caso il paziente si debba sottoporre ad un intervento chirurgico,
- Per valutare l’esito di un’operazione e quindi lo stato di guarigione,
- Nel caso di sospette artriti e di altri processi infiammatori,
- Per verificare la presenza di calcificazioni indicative di un problema di natura tendinea da approfondire con altre esami strumentali, capaci di analizzare le parti molli come la cuffia dei rotatori.
Come si effettua una RX alla spalla
La RX alla spalla è un esame veloce la cui durata è di circa 6-10 minuti (in funzione del numero di immagini radiografiche richieste); l’esame viene eseguito da tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) non serve alcun tipo di preparazione ed è necessaria una richiesta medica.
Per eseguire l’indagine radiologica della spalla si può far ricorso a diversi tipologie di proiezione. Nel caso di sospetta frattura, la prima proiezione radiografica che deve essere eseguite è quella antero-posteriore (AP) in intrarotazione, sulla base della quale si valuterà la necessità di eventuali successive proiezioni. Ad esempio, per valutare una lussazione si utilizza la proiezione trans-toracica.
Proiezioni RX Spalla


- Proiezione AP (Antero Posteriore): il paziente viene posizionato in ortostasi o seduto; la spalla interessata viene fatta appoggiare sulla cassetta facendo ruotare il paziente di 45° verso il lato da esaminare con l’arto in posizione neutra; questa proiezione può essere eseguita in intrarotazione e/o in extrarotazione
- Proiezione Trans-Toracica: è eseguita con il paziente in ortostatismo, con il lato da esaminare appoggiato sul piano sensibile, mentre l’arto collaterale è piegato sopra la testa
- Proiezione ad Y: in questo caso il paziente (seduto o in ortostatismo) si trova con la spalla da esaminare appoggiata sulla cassetta in postero-anteriore a formare un angolo di 45° con quest’ultima
- Proiezione assiale di glena: il paziente si trova seduto con braccio abdotto (circa 45°) e la cassetta radiologica posizionata in sede ascellare
- Proiezione Stryker Notch: paziente supino con cassetta dietro la spalla e braccio in esame sollevato sopra la testa con gomito flesso e palmo della mano appoggiato oltre la fronte
- Proiezione AP sul piano scapolare: paziente in piedi o supino con il braccio abdotto a 90° e la mano posizionata dietro la testa; lieve rotazione verso il lato da esaminare in modo da posizionare il corpo della scapola parallelo al piano sensibile.
E’ un esame sicuro?
La radiografia della spalla è un esame sicuro, non ci sono rischi per il paziente e le uniche controindicazioni, come per tutti gli esami radiologici, riguardano le donne in gravidanza.