L’esame radiografico dell’anca viene eseguito per studiare l’articolazione coxo-femorale alla ricerca di eventuali anomalie scheletriche, come per esempio i processi artrosici e le fratture.
Questo tipo di esame gioca un ruolo importante nella diagnosi di alcune patologie, alcune molto comuni, specialmente tra le persone anziane, quali:
- Il conflitto (impingement) femoro – acetabolare
- La displasia dell’anca
- La coxartrosi (atrosi dell’anca)
- I processi infiammatori di natura autoimmune (l’artrite)
Quando fare la radiografia all’anca?
L’esame radiologico dell’anca, oltre che per individuare la presenza di problemi e anomalie scheletriche, può essere richiesto anche per verificare lo stato di guarigione dell’osso durante il decorso post-operatorio in seguito ad interventi chirurgici come l’applicazione di mezzi di sintesi o protesi, oppure dopo interventi di artroscopia per “ripulire” l’articolazione.
Come si esegue?
L’esame ha una durata di circa 15 minuti e non richiede tecniche di preparazione particolari, se non un minimo di collaborazione da parte del paziente, che dovrà posizionarsi disteso sul lettino in modo tale da avvicinare la zona dell’articolazione all’apparecchiatura radiologica, così da ottenere immagini chiare e ben definite.
È un esame sicuro?
Sottoporsi ad una radiografia alle anche non comporta alcun rischio per il paziente, perché l’esame non è invasivo, non è doloroso. Le radiazioni emesse si limitano al tempo di esposizione e sono di entità trascurabile, specialmente nelle apparecchiature per la radiologia mobile di ultima generazione come quelle utilizzate da LEG.
RX anca: perché conviene fare la radiografia a casa?
Molto spesso chi soffre di problemi alle articolazioni coxo-femorali ha difficoltà deambulatore abbastanza pesanti, che aumentano i disagi per il paziente costretto a spostarsi dal proprio domicilio per effettuare l’esame radiologico. Ecco perché la radiologia domiciliare, per questo tipo di esame, è la soluzione ideale con il miglior rapporto costi/benefici.