La RX del rachide lombosacrale è un esame di diagnostica per immagini che, attraverso l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, consente di ottenere una rappresentazione fotografica della struttura ossea del rachide lombare ovvero di quella parte dello scheletro compresa tra le vertebre sacrali e lombari .
Cosa si vede tramite la radiografia alla colonna lombosacrale
Attraverso l’indagine radiologica della colonna lombosacrale è possibile cercare ed individuare quali sono le cause di alcune patologie dolorose, molto frequenti nella popolazione adulta, che interessano la parte bassa della schiena come la lombalgia e la lombosciatalgia.
Recenti studi hanno confermato che circa il 70% della popolazione mondiale è destinata, nell’arco della propria vita, a presentare almeno un episodio di lombalgia e/o lombosciatalgia e l’incidenza di questi problemi aumenta con l’età raggiungendo l’apice tra i 30 e i 50 anni tanto da essere una delle cause più frequenti di assenza dal lavoro.
La RX al rachide lombare è indicata quando ci si trova in presenza di:
- Traumi;
- impotenza funzionale ed instabilità;
- sindrome della cauda;
- valutazioni pre/post chirurgiche;
- neoplasie;
- patologie degenerative (spondilosi, faccette articolari);
- anomalie strutturali congenite o costituzionali;
- patologie infiammatorie;
- lesioni di natura infettiva;
- osteoporosi.


La radiografia della colonna lombare trova frequente applicazione anche in campo reumatologico per la diagnosi di spondilite anchilosante infiammatoria in pazienti che lamentano lombalgia e/o lombosciatalgia “tronca” (con irradiazione del dolore che si ferma prima del polpaccio).
I limiti della RX lombosacrale sono dovuti principalmente all’impossibilità di studiare direttamente i tessuti molli; quindi molto spesso viene utilizzata come esame di prima istanza per valutare se sia necessario procedere ad altri accertamenti strumentali più specifici come la risonanza magnetica o la TAC.
Come si effettua ?
L’esame radiologico viene eseguito dal tecnico radiologo, la proiezione standard antero-posteriore della rx lombosacrale richiede che il paziente si posizioni disteso in posizione supina con le braccia leggermente aperte lungo il tronco respirando in maniera non profonda così da rimanere fermo, quanto basta, durante lo scatto del radiogramma.

L’esame è sicuro e veloce (la durata è di circa 10 minuti) e non richiede alcuna preparazione preventiva e non ci sono controindicazioni fatta eccezione per le donne in gravidanza; come tutti gli esami radiologici è necessaria la prescrizione medica.
Quali sono le proiezioni della RX lombosacrale
Normalmente uno studio radiologico completo della zona lombare prevede una Rx lombosacrale in due proiezioni standard(antero-posteriore e laterale); tuttavia si può ricorrere ad ulteriori proiezioni supplementari come quelle oblique e dinamiche qualora ve ne sia la necessità.
Proiezioni Standard
- Antero-Posteriore: Indicata nel caso di traumi, patologie infiammatorie e artrosiche, anomalie dello sviluppo, alterazioni/lesioni del tessuto osseo.
- Laterale
Proiezioni Complementari
- Oblique: Indicate in caso di spondilolisi, spondilolistesi e quando si deve effettuare uno studio delle articolazioni interapofisarie posteriori (faccette articolari.
- Dinamiche: Questo tipo di proiezioni sono utilizzate per valutare il grado di plasticità della curva scoliotica in presenza di scoliosi, in questo caso il paziente si posiziona in posizione eretta (ortostatica) e frontale rispetto al tubo radiogeno con le braccia dietro la testa e con il tronco in flessione laterale forzata prima da un lato e poi da quello opposto.

