L’osteoporosi rappresenta una delle sfide più significative per la salute pubblica, e la sua prevalenza cresce costantemente con l’invecchiamento della popolazione. Circa 200 milioni di donne globalmente sono colpite da questa condizione, e si prevede che un numero considerevole di individui di entrambi i sessi, sopra i 50 anni, subirà fratture legate all’osteoporosi.
Cos’è l’osteoporosi
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L’osteoporosi è una condizione in cui le ossa diventano più fragili e più inclini a fratturarsi. Immaginate le ossa come mattoni: quando sono forti, possono sopportare pesi senza rompersi facilmente. Tuttavia, con l’osteoporosi, i mattoni diventano più fragili e possono rompersi con un carico leggero
Le ossa sono fatte di diverse sostanze, come minerali e proteine, che le rendono forti. Ma con l’osteoporosi, queste sostanze possono ridursi, facendo sì che le ossa diventino più deboli.
Quali sono i sintomi dell’osteoporosi?
Purtroppo l’osteoporosi una condizione “silenziosa”, poiché spesso non mostra segni evidenti o sintomi fino al momento di una frattura. Questo può verificarsi anche a seguito di eventi apparentemente innocui, come una caduta dalla posizione eretta, un leggero urto o un movimento improvviso, o persino semplicemente piegandosi e rialzandosi.
Le fratture legate all’osteoporosi si verificano spesso all’anca, alle vertebre, al polso e nella parte superiore del braccio, ma possono coinvolgere anche altre ossa del corpo. È comune che una prima frattura sia seguita da altre, sottolineando l’importanza di diagnosticare e trattare precocemente l’osteoporosi. Queste fratture colpiscono approssimativamente una donna su tre e un uomo su cinque dopo i 50 anni in tutto il mondo.
Quali sono le cause dell’osteoporosi?
Ci sono diversi fattori che contribuiscono all’osteoporosi. Durante la crescita, le persone dovrebbero ottenere abbastanza massa ossea per rendere le ossa forti. Tuttavia, se non si ottiene abbastanza massa ossea durante l’adolescenza e i primi anni della vita adulta, si corre un rischio maggiore di osteoporosi più avanti nella vita.
Tra le cause principali dell’osteoporosi ci sono:
- Inadeguata ottenimento di massa ossea durante la crescita.
- Eccessivo riassorbimento osseo, che porta alla riduzione della massa ossea e al deterioramento della microarchitettura dello scheletro.
- Ridotta neoformazione di osso durante il processo di rimodellamento osseo, risultando in una perdita netta di massa ossea.
- La menopausa nelle donne, che accelera il processo di perdita ossea, specialmente nei primi anni dopo la menopausa.
- Fattori genetici, come polimorfismi del gene COL1A1, che possono influenzare le proprietà dell’osso e aumentare il rischio di fratture.
- Stili di vita poco salutari, come una dieta povera di calcio e proteine, scarsa attività fisica, consumo eccessivo di alcol e fumo.
Il nostro corpo è sempre impegnato nel rimodellamento delle ossa, distruggendo e ricostruendo continuamente tessuto osseo. Ma con l’osteoporosi, questo processo può andare storto, con più tessuto osseo distrutto rispetto a quello ricostruito, causando una perdita netta di massa ossea.
Questo significa che le ossa diventano più fragili e suscettibili a fratture. Anche piccoli danni accumulati nel tempo possono indebolire ulteriormente le ossa.
Non solo un problema dell’età adulta
L’osteoporosi si presenta in diverse tipologie, ciascuna caratterizzata da specifiche cause e fattori di rischio. La forma più comune è l’osteoporosi postmenopausale, che colpisce le donne dopo la menopausa a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni, che accelerano la perdita ossea.
Un’altra forma è l’osteoporosi senile, che colpisce sia uomini che donne anziani e è associata al processo naturale di invecchiamento, con una diminuzione della massa ossea e una maggiore fragilità scheletrica.
Vi è anche l’osteoporosi secondaria, che può derivare da condizioni mediche come l’iperparatiroidismo, l’artrite reumatoide o l’uso prolungato di corticosteroidi.
Vi è anche l’osteoporosi giovanile, che colpisce i bambini e gli adolescenti. Questa forma rara ma significativa di osteoporosi può derivare da condizioni genetiche, malattie croniche o trattamenti che influenzano lo sviluppo osseo durante l’infanzia e l’adolescenza.
Ad esempio, le malattie genetiche come l’osteogenesi imperfetta possono compromettere la produzione di collagene, una proteina essenziale per la struttura ossea
Secondo dati istat aggiornati al 2021 si stima che in italia l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone di cui l’80% sono donne in menopausa
La prevenzione è fondamentale
Per mantenere le ossa forti e ridurre il rischio di osteoporosi, è importante seguire una dieta ricca di calcio e proteine, fare esercizio regolarmente per mantenere la forza e l’equilibrio, e ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare. La prevenzione è fondamentale, quindi è meglio iniziare a prendersi cura delle ossa fin dalla giovane età.
Il ruolo della radiologia
La radiologia riveste un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’osteoporosi offrendo strumenti diagnostici precisi e non invasivi per valutare lo stato della densità minerale ossea (BMD) e identificare precocemente eventuali segni di perdita ossea.
Tecniche come la densitometria ossea con dual-energy X-ray absorptiometry (DXA) consentono di misurare la BMD in modo accurato, aiutando i medici a identificare pazienti a rischio di osteoporosi o fratture.
Inoltre, la radiologia offre la possibilità di rilevare le fratture vertebrali silenti, che spesso passano inosservate clinicamente ma aumentano il rischio di future fratture.
Utilizzando esami radiologici come la radiografia standard o la tomografia computerizzata (TC), i radiologi possono individuare queste fratture vertebrali occulte, consentendo interventi preventivi tempestivi per ridurre il rischio di fratture future e migliorare la qualità di vita dei pazienti. In questo modo, la radiologia si conferma un prezioso strumento nella gestione e nella prevenzione dell’osteoporosi.